
Bimbi belli, spunto interessante per voi, mi mangio le mani per non averci pensato io, ad un articolo del genere… Parlare dei blocchi dello scrittore è sempre interessante, e qui non si analizza la sindrome classica del foglio bianco, ma piuttosto il freno emotivo nello scrivere di certi argomenti, nell’affrontare determinati temi, per l’una o per l’atlra ragione, che alla fine sempre si riduce a quel senso di vergogna, di “non è bene”, magari di “non si può” tutto codificato dall’educazione che ci è stata inflitta o dalle nostre personalissime convizioni (che ci auto-infliggiamo). Vi consiglio di leggerlo, è molto interessante: il mio problema, come ho scritto forse in qualche commento, è il non riuscire a mostrare abusi sugli animali. Nessun problema per i miei simili, che nelle mie storie spesso e volentieri faccio finire a fette nei modi più truculenti possibili, ma le bestie…per me sono sacre, anche se di fiction si parla. Il vostro problema in scrittura invece, qual è?
L’altro giorno ho scritto il racconto Reborn City e durante la stesura mi sono bloccata. Alcuni limiti invisibili, o meglio un certo senso di pudore (immotivato per giunta) mi ha frenata. In poche parole? Mi sono auto-censurata.
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