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La Mia Avventura Editoriale – Amarcord e Comunicati Inaspettati

24 Ott

Sto ancora aspettando che il mio amico mi stampi le quattro copie da mandare via; dovrebbe farlo entro lunedì, ha accodato il tutto a una stampa più grossa di cataloghi e libri fotografici, speriamo bene (non vorrei che chiudessero la ricezione dei manoscritti nel frattempo). Dato che le visite continuano a crescere, inoltre, vi offro l’occasione per sghignazzare un po’ alle mie spalle. Vi va l’idea, mentecatti? ^________^ A chi non gliene frega un cazzo non interessa, può semplicemente aspettare la prossima ricetta :)

Dunque, mentre facevo pulizie ieri ho ritrovato in una libreria due documenti della mia storia personale, di eccezionale fuffosità, che desidero condividere con voi perfetti sconosciuti; il primo documento rappresenta – credo – il secondo tentativo del sottoscritto di improvvisarsi scrittore; risale ala fine degli anni ’80/primi anni ’90, la passione per l’epicità ce l’avevo già allora, come potrete notare dal titolo u.U anche se avevo soltanto sette/otto anni. Si tratta di un plagio smaccato da una storia di Topolino :P chi indovina il numero vincerà, nel caso si tratti di una ragazza, un coupon per n. 1 (una) notte di Sesso Selvaggio™ col sottoscritto. I maschietti si attaccano al tram e fischiano in curva, invece, perché io sono diversamente gaio :P come noterete dalla versione digitalizzata, inoltre, il racconto è incompiuto alla seconda facciata di foglio protocollo…molto probabilmente perché mia madre mi aveva chiamato per la merenda xD

Leggi la fuffa (se ne hai il coraggio)

Qual è, a questo punto, il mio primo tentativo di scrittura? Per quello dobbiamo spulciare gli archivi della mia vecchia scuola elementare: ricordo un temino in cui avevo scritto un racconto su un pappagallo che si chiamava Cocoricò, che abitava in una casa con due coniugi litigarelli (tipo Raimondo Vianello e Sandra Mondaini per capirci); molto semplicemente, il pappagallo in salotto ascolta il marito che parla al telefono coi suoi amici e prende accordi per andare al bar a giocare a carte, mentre alla moglie dice che va a fare la spesa; poi, quando lui è uscito, la moglie viene per fare le pulizie, il pappagallo le spiatella tutto e lei gli rompe in testa uno dopo l’altro i piatti appesi alla parete ^_________^ uno di questi giorni dovrei davvero vedere se hanno ancora il tema originale, pure se dubito. Mi piace cavalcare i ricordi, molto spesso sono meglio del presente.

Il secondo documento fuffoso è messo lì tanto per mostrarvi che anch’io, in un lontano passato e malgrado mi sforzi di negarlo, sono stato Troisiano; guardate questa mappa e poi traete le vostre conclusioni…

Guarda la mappa (sempre se ne hai il coraggio)

Il mio periodo fèntasi va dai 14 ai 21 anni: oh, mancando la (\*/) qualcosa uno deve pur fare nel tempo libeo – al di là della falegnameria, diciamo porcomondo <.<; fortunatamente, dopo, le cose sono cambiate: per questo devo dire che mi sono vergognato come un ladro, nel riprenderla in mano xD spinto da non so quale impulso, inoltre, ho anche fatto una ricerca nei vecchi archivi del computer…e sorpresa sorpresa, qualcosa di quel periodo è rimasto. Ma non lo faccio leggere a nessuno, nemmeno se mi pagano oro.
Anche qui, per chi individua tutti i plagi e le citazioni diversamente originali, in palio un altro coupon per una notte di Sesso Selvaggio™ per sole femmine (eventualmente cumulabile con la prima…*____*).

Chiusa la parentesi scema, ecco un’altra cosa che è giunta inaspettata: a Giugno inviai all’officina editoriale “Parole Filanti” la prima stesura del mio libro – da allora l’ho rimaneggiato molte volte – e due giorni fa mi hanno risposto: hanno scritto che strizzo l’occhio a Harry Potter e a Hunger Games (non lo sapevo), che ho inventato una lingua (che invece inventata non è: si chiama Esperanto, e prima che il mondo andasse avanti cambiasse, veniva usata dai dissidenti e dai rivoluzionari), e che ho un personaggio mutante dai capelli blu e le orecchie a punta (che invece mutante non è); ho capito che l’hanno letto fino in fondo se non altro, mi hanno detto che ho uno stile fluente e che sono, a tratti, avvincente, e alla fine mi hanno proposto una correzione delle “fragilità stilistiche e narrative” che a loro dire sono presenti: mi pare di aver capito che lo trovano un po’ troppo lungo in alcuni punti, e con personaggi che non sono poi troppo approfonditi al di là del protagonista e della controparte.

 …io non so assolutamente che cosa rispondergli, vi posterei il documento ma non credo ci capireste granché senza averlo prima letto. Non so come pormi verso un’agenzia editoriale, è un tipo di professionisti con cui non mi sono mai interfacciato, non lo so…mi sento dubbioso. E non so se mi va di far mettere le mani ad altri nella mia storia, senza avere la certezza che poi verrà accettata da altre persone ancora: un discorso sarebbe se a farmi una richiesta di questo tipo fosse l’editor di una casa editrice, verso il quale avrei un certo grado di disponibilità (se uno vuol essere pubblicato, un punto d’accordo deve trovarlo) ma in questo caso davvero non so cosa sia meglio fare.

Probabilmente risponderò chiedendo un preventivo senza impegno, facendomi dire dove esattamente vorrebbero andare a intervenire, e premettendo che ho già modificato per conto mio la stesura; se qualcuno ha avuto esperienze in merito, condividerle qui sarebbe una bella cosa :)

 
1 Commento

Pubblicato da su 24 ottobre 2013 in La Mia Avventura Editoriale

 

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Una risposta a “La Mia Avventura Editoriale – Amarcord e Comunicati Inaspettati

  1. Gaia Cincia

    24 ottobre 2013 at 17:52

    Ciao bello ;)
    Per quelle cose che non vuoi far leggere a nessuno ti va un pagamento in cioccolata? Dài, lo so che per la cioccolata ti venderesti l’anima sottocosto :P

    (noto che la tua grafia da allora a oggi è rimasta la stessa, mi piacerebbe averti in analisi u.ù)

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